Churchill oggi non sarebbe poi così male. Durante il periodo in cui ha ricoperto l'incarico di ministro del commercio, Churchill ha attuato una serie di riforme in campo sociale che, anche se reputate troppo rivoluzionarie da molti (minimo salariale, orario massimo di otto ore di lavoro, commissioni arbitrali, aiuti per i disoccupati e l'imponente apparato legislativo delle assicurazioni sociali), ne fecero un personaggio assai popolare. Dichiarò, col solito tono di sfida: «Io saluterei con soddisfazione se lo stato intraprendesse certi possibili, nuovi, audaci esperimenti. Esso deve occuparsi dell'assistenza dei vecchi, dei malati e soprattutto dei bambini... Noi tracceremo una linea sotto la quale nessuno dovrà più vivere e lavorare. Abbiamo l'intenzione di stendere una rete di protezione sopra l'abisso... Il popolo non si lamenta mai senza un motivo veramente serio. La causa del liberalismo è la causa dei milioni di dimenticati». La sua crescente popolarità...